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Primitivo di Manduria e vendemmia 2019, il presidente del Consorzio: posticipata, di bassa resa ma di ottima qualità

1 Ottobre 2019 - Local Genius

Primitivo di Manduria e vendemmia 2019, il presidente del Consorzio: posticipata, di bassa resa ma di ottima qualità


Si prevede una produzione di vini ricchi in colore e struttura. E ora selezione del frutto, fermentazione, svinatura e imbottigliamento finale

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“Una vendemmia contenuta dal punto di vista della quantità ma che si riscatta in pieno per la qualità eccezionale”. Queste le parole del presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, Mauro di Maggio appena alla fine della raccolta dell’uva per la grande doc pugliese, secondo una nota stampa ufficiale diramata il 30 settembre 2019, e che riportiamo integralmente. “La resa è bassa, circa il 30-35 % in meno rispetto all’annata precedente – continua di Maggio – ma il frutto è sano e di ottima qualità, con buccia bella e consistente, tali da far prevedere una produzione di vini ricchi in colore e struttura. Abbiamo iniziato a vendemmiare la prima settima di settembre con circa 15 giorni di ritardo, a causa di una primavera fredda ed un inizio estate incerto, ma ci siamo subito accorti della presenza di uve sane e di buona qualità. Si è iniziato dando spazio alla vendemmia degli alberelli che hanno subito presentato un carico basso per poi proseguire nelle zone costiere e, infine, nelle zone dell’entroterra. Originariamente le previsioni meteo hanno destato qualche preoccupazione con scarsi, sparsi e insignificanti rovesci ma l’inizio di settembre si è sviluppato con temperature miti, giornate soleggiate e ventose che hanno permesso un completamento regolare dell’ultima fase di maturazione. L’ottimo stato fitosanitario, frutto di una gestione agronomica mirata ed efficace insieme ad una stabilità meteo e un preciso inizio del periodo vendemmiale, hanno portato ottimi risultati”.

“Vorrei ringraziare tutti i vignaioli che si sono dedicati alla raccolta dell’uva. Un lavoro che lascerà posto agli step successivi della filiera del vino, selezione del frutto, fermentazione, svinatura fino all’imbottigliamento finale. Il Primitivo di Manduria – conclude di Maggio – è ormai un brand riconosciuto in tutto il mondo grazie al lavoro dei produttori e vinificatori che, con passione e abili capacità, producono questo vino straordinario. Un’eccellenza italiana che ha conquistato e che continua a conquistare fette di mercato importanti”.

Fotografia pubblicata: vendemmia di Primitivo di Manduria, immagine allegata alla nota stampa

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