Pubblicato un nuovo importante volume nelle collane di Local Genius (Giornale delle Identità Territoriali). La collana Semi acquisisce il suo numero 2, in attesa di prossime uscite con titoli sempre più interessanti ai fini della ricostruzione dell’identità culturale calabrese. Il primo volume di “Agricoltura e Pastorizia nella Storia della Calabria” è la prosecuzione, nell’ambito della collana “Semi” di Local Genius, di un articolato lavoro di ricerca sulle radici dei sistemi agricoli, agroalimentari e pastorali di una delle regioni più antiche del Mediterraneo e dell’Occidente. La connessione con la realtà economico-sociale, nonché con le attività artigianali, commerciali, marinare e pescherecce è evidente, e trova puntuali riferimenti nei testi che, a partire proprio da questo primo contributo, proponiamo ai lettori. Per comprendere le caratteristiche odierne dell’agroalimentare calabrese, le sue potenzialità, i suoi perduranti limiti, le sue positività, è fondamentale rifarsi al passato, recuperando fonti, analisi, ricerche e spunti che si rivelano preziosi anche nel tentativo di infrangere luoghi comuni, e di non limitarsi alle chiacchiere dell’attualità, peraltro spesso forzata da interessi contingenti. Né va sottovalutato l’enorme valore che questo sforzo ha nel ricostruire la dimensione identitaria della Calabria che, forte della sua storia che si conta in millenni, può offrire e “vendere” al mondo globale esperienze, sensazioni, specialità e prodotti che sono unici, distintivi, esclusivi, non delocalizzabili.
Questo primo volume contiene tre testi: il “Saggio di Economia Campestre per la Calabria Ultra” scritto dal marchese Domenico Grimaldi e edito nel 1770; i capitoli dedicati alla Calabria (Ultra e Citra) del “Notiziario delle particolari produzioni delle Province del Regno di Napoli” di Vincenzo Corrado, edito nel 1816; la “Lettera del signor Giovanni Battista Gagliardo al C. Filippo Re P. Professore di Agraria nell’Università di Bologna colla quale si dimostra che le canne a zucchero furono nei secoli decimo quinto e decimo sesto coltivate nelle Calabrie”, del 1814. Tutti i testi sono stati digitati (non siamo quindi di fronte a una semplice ristampa anastatica), rendendoli pertanto molto più leggibili e fruibili, nonché corredandoli di utilissimi Indici dei Nomi, dei Luoghi, delle Cose che ovviamente garantiscono una consultazione assai più agile. Il volume è a cura di Massimo Tigani Sava, giornalista esperto di identità territoriale nonché di radici storico-culturali dell’agroalimentare calabrese e meridionale. Massimo Tigani Sava ha già all’attivo numerosi saggi. Un libro di circa 300 pagine, illustrato in bianco e nero. Per info e acquisti online scrivere a: info@sensazionimediterranee.com