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Foresta del Cansiglio, archeologi scavano alla ricerca dell’Uomo cacciatore. L’ala del Muc

25 Giugno 2018 - Local Genius

Foresta del Cansiglio, archeologi scavano alla ricerca dell’Uomo cacciatore. L’ala del Muc




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«Che avesse cacciato tra gli alberi dell’antica e splendida conca del Cansiglio, probabilmente nelle stagioni più propizie (in uno scenario certamente ben diverso da oggi viste le modificazioni portate dai veneziani, i quali selezionarono gli alti fusti dei  faggi per farne i remi delle loro Galee), è ormai assodato grazie alle campagne di scavo che il Prof. Marco Peresani ed i suoi collaboratori hanno avviato dal 1993. La novità è che da lunedì scorso, 18 Giugno, è stato dato il via ad un nuovo progetto da parte dell’Università di Ferrara, giusto a 25 anni dai primi saggi, cui come nei precedenti casi, Veneto Agricoltura offre la sua collaborazione e sostegno e sostenuta anche dal MIBACT (il Ministero della Cultura e Turismo)». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata da Veneto Agricoltura il 22 giugno 2018, e che riportiamo integralmente.

«Quella (fortunata) campagna, attuata nel 1993, aveva infatti confermato – spiega il comunicato stampa – la presenza dell’Uomo cacciatore nella millenaria (ora) foresta demaniale regionale del Cansiglio (BL, TV), oltre 14.000 anni fa. Furono ritrovati segni di insediamenti, utensili, selci, etc. Come si sa il Cansiglio è famoso anche per i suoi siti ipogei; conosciuti a quanto pare anche dai cacciatori del Neolitico, tanto che gli scavi, diretti questa volta dal dr. Davide Visentin, si stanno svolgendo nella grotta di Pian di Landro. La speranza del prof. Peresani, supervisore ancora una volta del gruppo di giovani “Indiana Jones” alla ricerca di una qualsiasi prova di questo “Neanderthal dell’Alpago”, meglio se si tratterà di ritrovamenti organici, è che il lavoro in atto permetta un ulteriore step nella conoscenza dell’interazione uomo/ambiente in questo straordinario altipiano prealpino». «Ricordiamo che il “MUC”, Museo dell’Uomo in Cansiglio, grazie all’Università di Ferrara, ha dedicato un’apposita ala – conclude la nota stampa – proprio alla preistoria ed all’Uomo in Cansiglio; qui sono esposti molti dei reperti ritrovati nelle campagne di scavo di questi anni, tra i quali anche alcuni millenari tronchi fossili».

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