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“La Calabria che suona. Storie di musici e dintorni”: approfondimento dedicato agli artisti più significativi del panorama musicale regionale

4 Maggio 2021 - Local Genius

“La Calabria che suona. Storie di musici e dintorni”: approfondimento dedicato agli artisti più significativi del panorama musicale regionale




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«Canti, strumenti e tradizioni della musica popolare saranno al centro della nuova tappa del format “La Calabria che suona. Storie di musici e dintorni”, promosso e diffuso sui canali del circuito Calabria Sona. Nel salotto del maestro Checco Pallone, questa volta saranno ospiti altri due interpreti delle autentiche radici calabresi: Sandro Sottile e Nando Brusco». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diffusa da Calabria Sona il 3 maggio 2021, e che riportiamo integralmente.

«Musicista e polistrumentista, compositore, poeta, presepista e costruttore di strumenti popolari, Sottile, da cultore di tradizioni popolari, ha intrapreso fin da giovanissimo – spiega il comunicato – lo studio e la costruzione della zampogna e della ciaramella nelle sue varie forme. Nel 1981 fonda il gruppo musicale popolare “Narratiuncula” e inizia un’attività di ricerca della musica popolare del meridione d’Italia e delle sue tradizioni. Il suo percorso musicale continua con Alchimia Popolare, gruppo di musica etnica i cui concerti riscuotono grande successo in Calabria ed in altre regioni d’Italia. Collabora con Taranta Power, movimento fondato da Eugenio Bennato, e dà vita all’associazione e al progetto discografico “C’è quel Sud”. Dopo il tour di “Ex Voto”, lavoro che ripercorre la nascita di Gesù attraverso i canti di fede del Sud, l’ultima fatica di Sottile si chiama “Alchimia popolare” dove il “cantautore popolare” dimostra grandi doti di musicista e poeta».

«Nando Brusco, invece, è un artista – citiamo sempre testualmente – formatosi nel panorama della musica folk calabrese. Si interessa di poesia dialettale, di musica e danza tradizionale, di antropologia e storia delle tradizioni popolari. Dopo aver collaborato, sulla fine degli anni ’90, con molteplici formazioni di musica popolare come ballerino, scopre di essere profondamente allo strumento che genera il ritmo su cui danza: il tamburo. Inizia così, nei primi anni duemila, un vero e proprio percorso esistenziale e di studi sullo strumento, incontrando i più grandi maestri e avviando una carriera che lo vede partecipare a numerosi progetti musicali e discografici. Dal 2010 inizia un percorso solista che lo vede impegnato come cantastorie, prima con lo spettacolo “L’amuri di Calabria” e poi con “Tamburo è voce” col quale ancora oggi si esibisce. Il format “La Calabria che suona” (che porta la firma anche di Giuseppe Marasco) proporrà, dunque, un nuovo e interessante approfondimento dedicato agli artisti più significativi del panorama musicale regionale, all’insegna – conclude la nota stampa di Calabria Sona – della contaminazione di generi e culture. E’ possibile rivedere tutte le puntate del format sul canale YouTube di Calabria Sona».

Fotografia pubblicata: immagine allegata alla nota stampa di Calabria Sona

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