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A Natale cresce l’abitudine di regalare cesti enogastronomici che raccontano la forza identitaria dei territori. I ritorni…

23 Dicembre 2018 - Local Genius

A Natale cresce l’abitudine di regalare cesti enogastronomici che raccontano la forza identitaria dei territori. I ritorni…


Tra i prodotti più presenti nei cesti ci sono infatti - sottolinea la Coldiretti - lo spumante, il torrone, il pandoro o il panettone spesso artigianali, ma anche diversi prodotti tipici locali quali cotechino e zampone

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«Almeno 10,2 milioni di cesti enogastronomici trovano spazio quest’anno sotto l’albero degli italiani in attesa di esser aperti per i tradizionali pranzi e cenoni di Natale. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ “Il Natale nel piatto” presentata nel mercato di Campagna Amica a Roma in Via San Teodoro 74 al Circo Massimo, nell’ultimo weekend utile prima di imbandire le tavole, con la sfilata dei dolci tipici regionali di Natale». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata da Coldiretti nazionale il 22 dicembre 2018, e che riportiamo integralmente. «Tra i prodotti più presenti nei cesti ci sono infatti – sottolinea la Coldiretti – lo spumante, il torrone, il pandoro o il panettone spesso artigianali, ma sono tornati prepotentemente il cotechino, lo zampone, le lenticchie e in generale tutti i prodotti tipici locali, cosiddetti a chilometro zero, dai salumi ai formaggi, dall’extravergine al vino, dal miele alle conserve, meglio se preparati direttamente nelle aziende agricole. I prezzi – precisa la Coldiretti – variano notevolmente, ma normalmente oscillano dal cesto minimal low cost a 20 euro sino a 200 euro per quello con specialità più ricercate». «La tendenza – spiega la Coldiretti – è verso la personalizzazione con cesti fai da te a tema, da quelli solidali a quelli più lussuosi con specialità esclusive, da quelli salutistici a quelli autarchici, da quelli green a quelli no vegan, fino a quelli solidali anche con i prodotti delle zone del centro Italia colpite dal terremoto».

«Le possibilità non mancano in un Paese come l’Italia che – continua la Coldiretti – è leader mondiale nell’enogastronomia con 5056 prodotti alimentari tradizionali censiti dalle regioni ottenuti secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 299 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e a vini DOCG, DOC e IGT con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia, ma che ha conquistato anche il primato green con quasi 60mila aziende agricole biologiche in Europa e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni Ogm a tutela del patrimonio di biodiversità».

«La novità di quest’anno – precisa la nota stampa – è la presenza nei cesti dei“Sigilli” di Campagna Amica che sono i prodotti della biodiversità agricola italiana che nel corso dei decenni sono stati strappati all’estinzione o indissolubilmente legati a territori specifici ai quali si aggiunge la lista delle razze animali che gli imprenditori agricoli di Campagna Amica allevano con passione. Si tratta in totale di 311 prodotti e razze animali raccolti nel corso di un censimento, curato dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica. Nel corso di questo primo studio sono risultati 369 “agricoltori custodi”, di cui il 25% sotto i 40 anni».

«La migliore garanzia sull’originalità dei prodotti alimentari in vendita nei mercati è quella della presenza personale del produttore agricolo che – precisa la Coldiretti – può offrire informazioni dirette sul luogo di produzione e sui metodi utilizzati. Un fenomeno che è sostenuto in Italia dalla rete dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove è possibile acquistare senza intermediazione direttamente dai produttori cibi locali a chilometri zero che – continua la Coldiretti – non devono essere trasportati da migliaia di chilometri di distanza e garantiscono maggiore freschezza. Una garanzia di genuinità, convenienza e in molti casi – conclude la Coldiretti – anche l’opportunità di prepararsi o farsi preparare i tipici cesti natalizi con prodotti inimitabili caratteristici del territorio a chilometri zero».

Fotografia pubblicata:
Cesti di Natale esposti al mercato di Campagna Amica del Circo Massimo a Roma
dove è stata presentata l’analisi Coldiretti/Ixe’ “Il Natale nel piatto” (immagine Coldiretti)

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