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La Cipolla egiziana ligure anche per piccoli orti domestici:  una preziosa ed autentica testimone di biodiversità

3 Luglio 2018 - Local Genius

La Cipolla egiziana ligure anche per piccoli orti domestici: una preziosa ed autentica testimone di biodiversità


L'esperienza del giovane imprenditore agricolo Marco Damele nel Ponente Ligure: ricerca e coltivazione delle antiche varietà orticole

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«L’orto non è più un privilegio di chi possiede una casa in campagna con un po’ di terreno: uno se lo può fare anche sul balcone e la Cipolla egiziana ligure si presta a meraviglia per chi per passione e desiderio di ‘sporcarsi le mani’ ha deciso di coltivarla direttamente in casa. Negli ultimi anni, è notevolmente aumentato il numero di appassionati del verde, un piacere seguito sia da giovani, sia da anziani,  una passione che diventa anche necessità e risparmio oltre che un momento di svago e cultura dopo una giornata trascorsa al lavoro. Agricoltura fai da te adatta a tutti, semplice, sicura ed economica». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 3 luglio 2018 e che riportiamo integralmente. «Ogni pianta – spiega il comunicato – si può prestare alla coltivazione sul terrazzo; dalle aromatiche, utili e complici di sapore per i nostri piatti, alle verdure, ai fiori, alla frutta. In questi ultimi anni assistiamo ad una richiesta nazionale per i  bulbi coltivati in Liguria per poter avere una pianta piacevole al gusto, resistente e facile da coltivare e bella dal punto di visto estetico. La cipolla egiziana ligure forse più di tutte riesce ad adattarsi perfettamente alle nostre esigenze anche per chi ha  un piccolo spazio e poco tempo da dedicarle. L’importante come per qualsiasi coltivazione che vogliamo intraprendere  è conoscere la pianta. Solo attraverso la conoscenza possiamo scoprire le condizioni ottimali di crescita, di raccolta e di produzione».

«Come si presenta quindi  la cipolla egiziana ligure? È una pianta erbacea perenne, con bulbo globoso – fa presente la nota stampa – formato da tante tuniche concentriche, carnose, ricoperto da tuniche esterne, membranose di color rosa-rossiccio. Le foglie sono fistolose, lunghe, quasi cilindriche; il fusto che è definito anche multilivello può raggiungere altezze fino a 180 cm, coriaceo e rigonfio nella sua parte basale, e termina in un agglomerato di propaguli vegetativi (bulbilli) talvolta ricoperte da infiorescenza a ombrello di fiori piccoli bianco-verdognoli. L’Allium cepa viviparum (questo è il vero nome del bulbo) è originaria delle regioni temperate dell’Asia Occidentale e della Cina ed è coltivata negli orti di tutto il mondo per i suoi svariatissimi usi anche perché ogni parte della pianta è commestibile. In primavera produce i bulbilli vegetativi e fiorisce in estate. Per coltivarla, qualsiasi terra va bene, è una  coltivazione relativamente semplice e adatta anche a chi non ha troppo tempo da dedicare alla cura del proprio terrazzo.  Importanti sono i vasi che utilizzeremo che devono essere molto grandi. Due altre operazioni da tenere sempre nella massima considerazione: drenaggio accurato (una manciata, di sassi sul fondo del vaso o l’aggiunta di sabbia al comune terriccio; ricordiamoci che le cipolle sono piante xerofite, quindi non hanno grandi esigenze idriche e temono i ristagni d’acqua) e pazienza, perché la natura non conosce la parola fretta! Non illudiamoci e non pensiamo di poter avere tutto e subito come quando andiamo al mercato: coltivare è saper aspettare  nell’ attesa di quelli che  sono i ritmi stagionali della pianta».

«Marco Damele è un imprenditore floricolo di Camporosso in provincia di Imperia – conclude la nota stampa – e protagonista da oltre vent’anni nel mondo della floricoltura del ponente ligure. Dai premi nazionali e internazionali ricevuti per la sua coltivazione di verde ornamentale, dopo un arricchimento professionale alla guida dei giovani agricoltori, ha orientato l’attività dell’azienda sulla ricerca e coltivazione delle antiche varietà orticole, di cui per via della moda, dei gusti e della richiesta di mercato si erano letteralmente perse le tracce. In particolare ha studiato e reintrodotto la Cipolla egiziana ligure (Allium cepa viviparum), diventata in poco tempo preziosa ed autentica testimone della biodiversità del Ponente ligure. Marco oggi è un contadino moderno, un custode della biodiversità, titolare di un’azienda all’avanguardia orientata al futuro che alterna alla coltivazione, anche una ricca attività di incontri e conferenze in giro per l’Italia».

Fotografia pubblicata: Cipolla egiziana ligure (immagine allegata alla nota stampa)

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