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La grande risorsa del Maiale Nero di Calabria, Gallo: possiamo immaginare anche una Igp specifica

7 Maggio 2025 - Local Genius

La grande risorsa del Maiale Nero di Calabria, Gallo: possiamo immaginare anche una Igp specifica


In un incontro tenuto durante Tuttofood Milano, nell'ambito della collettiva regionale che ha coinvolto oltre cento aziende, un confronto di ottimo livello tra interlocutori diversi

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La grande risorsa del Maiale Nero di Calabria, Gallo: possiamo immaginare anche una Igp specifica

Un’IG (Dop o Igp) per il Maiale Nero di Calabria? L’ipotesi, lanciata dall’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, nel corso del Tuttofood Milano, potrebbe suggellare un percorso di recupero economico-sociale di rilevanza strategica per l’intera regione. La proposta, ovviamente, è ancora in embrione e dovrà essere sottoposta alla valutazione degli esperti di settore. Certo è che in Italia, sul fronte delle carni, le IG sono già numerose: l’Agnello di Sardegna Igp, il Vitellone Bianco Appennino Centrale Igp, l’Abbacchio romano Igp, Vitelloni Piemontesi della coscia Igp, l’Agnello del Centro Italia Igp, il Gran Suino Padano Igp, la Cinta Senese Dop.

Nella seconda giornata del Tuttofood Milano, la collettiva calabrese organizzata dalla Regione e dall’Arsac, che ha dato spazio ad oltre cento aziende, è stata arricchita da un incontro sul tema “La riscoperta del Maiale Nero in Calabria: radici storico-culturali e identitarie. Le lungimiranti pagine di Vincenzo Padula, i “neri” dell’Aspromonte e Corrado Alvaro, appunti di viaggiatori stranieri”. Ha introdotto i lavori Massimo Tigani Sava, giornalista e saggista, che ha esposto il frutto delle ricerche confluite in un saggio autonomo pubblicato all’interno del corposo volume intitolato “L’Alberello Enotrio”. Ha concluso il dibattito l’assessore Gianluca Gallo che, ascoltati i qualificati contributi degli intervenuti, ha messo in campo l’opzione della IG Maiale Nero di Calabria che, peraltro, esalterebbe ulteriormente alcune tipicità regionali già rafforzate dal prossimo riconoscimento del Peperoncino Igp. Hanno preso la parola Anna Madeo, presidente dell’omonima filiera che ha messo in rete diverse razze italiane di suini neri (da quello dei Nebrodi alla Mora Romagnola, compresa ovviamente l’Apulo-Calabra); Bruno Piccolo, titolare di un salumificio artigianale a Locri che sta valorizzando il Maiale Nero d’Aspromonte allevato da una locale Cooperativa che sta svolgendo una funzione meritoria di recupero sotto molti profili; il direttore generale del Dipartimento Agricoltura, Giuseppe Iiritano. Era presente anche Francesco Chiellino, dirigente dei settori 3 e 8 dello stesso Dipartimento Agricoltura. L’assessore Gianluca Gallo ha fatto presente come anche il Maiale Nero rientri appieno nell’articolata strategia di potenziamento e valorizzazione massima delle vere eccellenze agroalimentari calabresi, concepita e condivisa con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, in un quadro più ampio di sostegno allo sviluppo economico-sociale di una terra antica, nobile, desiderosa di riscatto.

Massimo Tigani Sava, riassumendo alcuni spunti emersi da una lunga ricerca, ha tra l’altro ricordato come le pagine più importanti sul Maiale Nero d’Aspromonte (famoso per i suoi bargigli e per la qualità straordinaria delle carni) siano state scritte da Corrado Alvaro in “Gente in Aspromonte”. I “neri” allevati allo stato brado e dai quali si producevano salumi sinonimo di opulenza trovano nel geniale scrittore di San Luca una “certificazione” che merita attenzione assoluta. Così le lungimiranti pagine di un altro grande intellettuale calabrese, Vincenzo Padula di Acri, che nel periodico “Il Bruzio” propose ragionamenti di rilevanza storica sull’economia del maiale in Calabria. Un accenno Tigani Sava ha fatto anche ai “reportage” di viaggiatori del Grand Tour che trovano ampia trattazione nel volume “L’Alberello Enotrio”. Tutti i partecipanti all’incontro hanno sottolineato l’enorme potenziale del Maiale Nero di Calabria, sottolineando anche alcune specificità che arricchiscono l’offerta esistente. Tigani Sava ha ricordato che i contenuti emersi durante l’incontro sono tra l’altro in sintonia con il sistema Grand Terroir. La collettiva calabrese, curata da Regione Calabria e Arsac, è visitabile fino all’8 maggio (Fiera Rho-Milano). All’incontro sul maiale nero ha assistito anche il dr. Michelangelo Bruno Bossio in rappresentanza dell’Arsac il cui direttore generale è Fulvia Caligiuri.

Immagine pubblicata, da sinistra: Iiritano, Madeo, Tigani Sava, Gallo, Piccolo, Chiellino

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