Sana alimentazione, prevenzione di gravi malattie quali il diabete e il cancro, rapporto continuo con la ricerca scientifica anche in campo nutraceutico, attenzione per le filiere agroalimentari di qualità e per la filosofia del chilometro zero. Sono stati questi i principali pilastri del ragionamento a più voci che si è tenuto a Maida (Catanzaro), la sera dell’1 dicembre, in un noto agriturismo. Tema dell’incontro, organizzato dall’associazione Pancrazio presieduta da Maria Teresa Carpino: “Cinque colori. Educare verso un stile di vita salutare. Come creare una buona sinergia tra Istituzioni, Scuole e Privati”.
Al confronto, moderato da Massimo Tigani Sava, giornalista e saggista esperto di radici identitarie dell’agroalimentare calabrese, hanno partecipato: Stefano Alcaro, professore di Chimica farmaceutica all’Università Magna Grecia di Catanzaro, nonché presidente di Crisea, Centro di Ricerca e Servizi Avanzati per l’Innovazione Rurale; Sergio Pititto, sindaco di Pizzo (Vibo Valentia) che era accompagnato dall’assessore Marina Betrò; Nunzio Belcaro, assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Catanzaro; Giacomo Giovinazzo, direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria; Piero Polimeni, direttore del Gal Area Grecanica; Vitaliano Papillo, presidente del Gal Terre Vibonesi; l’on. Domenico Pappaterra, presidente del Gal Pollino; Antonio Candalisi, presidente del Gal Sila, accompagnato dal direttore dello stesso gruppo di azione locale, Francesco De Vuono; Natale Carvello, presidente del Gal Kroton; Luigi Provenzano, presidente del Gal Sts; Francesco Scalfaro, sindaco di Cortale (Catanzaro) intervenuto anche in rappresentanza del Gal Serre Calabresi.
I diversi intervenuti hanno sottolineato, tra l’altro, l’importanza strategica delle radici storico-culturali dei territori, ed a tal proposito Massimo Tigani Sava ha precisato quanto il concetto di Dieta Mediterranea significhi soprattutto l’adozione di stili di vita a misura d’uomo, prima che un elenco di cibi e pietanze. Il professor Alcaro si è soffermato sulle frontiere della ricerca scientifica volta a conoscere meglio sia le materie prime, sia i prodotti tipici e le stesse specialità enogastronomiche, ed ha fatto riferimento ad alcuni risultati già conseguiti da Crisea e dall’Umg. Maria Teresa Carpino, ideatrice del progetto “5Colori” e accompagnata da Federica Brunamonti e Maria Vittoria Iovino, ha esposto tappe e prospettive del cammino già avviato, con un occhio sempre molto attento alle scuole e alle comunità locali. I rappresentanti dei Gal hanno descritto alcune delle potenzialità dei rispettivi territori di competenza, auspicando la costruzione di sempre nuove sinergie. La voce di Comuni ha messo in evidenza quanto sana alimentazione, valorizzazione delle risorse agroalimentari, sostenibilità e recupero delle radici identitarie siano occasioni di sviluppo concreto e durevole.
Immagine pubblicata: un momento del convegno che si è tenuto a Maida (da sinistra: Tigani Sava, Carpino, Alcaro)