«La Giunta regionale del Veneto ha approvato, su proposta dell’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan e di concerto con l’assessore alla sanità Manuela Lanzarin, il piano operativo regionale 2019 per lo svolgimento dei controlli a campione sull’etichettatura obbligatoria delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine. Quest’anno i controlli coinvolgeranno 267 operatori sugli oltre 3.600 operatori della filiera che vede il Veneto al primo posto a livello nazionale per importazioni di capi da allevamento (con una quota di oltre il 60% del mercato nazionale) e con una capacità di produzione che sul mercato vale circa 420 milioni di euro». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 5 giugno 2019 dalla Regione Veneto, e che riportiamo integralmente. «Il sistema di etichettatura – sottolinea il comunicato – permette di evidenziare il nesso fra l’identificazione della carcassa del bovino e le informazioni obbligatorie che devono figurare sui prodotti in commercio, a garanzia della relativa conformità degli stessi, e quindi a tutela del consumatore».
“La qualità è il principale carattere distintivo anche nella carne bovina, elemento basilare nella nostra alimentazione, sul piano nutrizionale e dietetico – sottolinea l’assessore all’agricoltura Pan -. Qualità significa selezione delle razze, cura degli allevamenti che assicurano il rispetto della salute e del benessere degli animali e dell’ambiente, alimentazione corretta del bestiame con l’effettuazione di costanti controlli in fase di allevamento, alla macellazione e presso i punti di vendita, a garanzia del necessario livello di protezione”. «L’Unione Europea – conclude la nota stampa – ha stabilito le modalità di applicazione del sistema che assicura la tracciabilità del relativo prodotto attraverso l’etichettatura, con lo scopo di informare il consumatore sull’origine e sulle altre caratteristiche importanti del bene acquistato. La Regione Veneto, che dal 2007 è impegnata a garantire la qualità delle carni con un processo di verifica e monitoraggio dell’intera filiera produttiva, finanzia i relativi controlli a campione che sono svolti mediante appositi accordi di collaborazione stipulati con le 9 aziende ULSS venete, da una squadra di medici veterinari – in servizio presso i Dipartimenti di prevenzione. L’impegno finanziario, a carico del bilancio del settore primario, è di oltre 80 mila euro».
Fotografia pubblicata (carni in vendita in una macelleria, foto generica d’archivio)