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Si inaugurano tre mostre in Friuli Venezia Giulia. Una riguarda le origini dell’aviazione da caccia italiana

28 Gennaio 2019 - Local Genius

Si inaugurano tre mostre in Friuli Venezia Giulia. Una riguarda le origini dell’aviazione da caccia italiana




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«Arriva a Trieste la docu-mostra “I cacciatori di Santa Caterina . Le origini dell’aviazione da caccia italiana”. Sarà inaugurata in Consiglio regionale mercoledì prossimo, 30 gennaio, alle 13.30, al primo piano del Palazzo di piazza Oberdan 6. Si tratta di una rassegna fotografica voluta dal Comune di Pasian di Prato nell’ambito delle manifestazioni per i 100 anni dalla fine della Grande Guerra e curata da Roberto Bassi, dell’associazione “Gli Aeronautici del Malignani” di Udine, con il supporto dell’Aeronautica militare. Con questa rassegna si dà spazio alle operazioni belliche che portarono alla nascita dell’aviazione da caccia italiana, la quale vide la luce proprio nel piccolo Campo di Santa Caterina, a Pasian di Prato, con la sperimentazione delle prime tattiche e dei primi velivoli da caccia». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 27 gennaio 2019 dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

«Stesso luogo e stesso orario, ma il giorno dopo (giovedì 31 gennaio), sarà inaugurata la nostra “Fotografia in Friuli 1915-1940”,iniziativa con cui l’Istituto regionale di promozione e animazione culturale (Irpac), affiancato dalla Fondazione Crup e dall’Ente regionale per il patrimonio culturale (Erpac), ben descrive la terra friulana, la sua storia, il suo impegno sociale – sottolinea il comunicato – e soprattutto la sua trasformazione negli anni. Ecco che, raccolte nel catalogo Guerra&Pace curato da Alvise Rampini, vi sono immagini in bianco e nero che immortalano feste dell’uva e prigionieri di guerra, matrimoni e demolizioni di edifici, parate militari e boscaioli».

«Terza mostra della settimana, ancora in fase di allestimento, quella che prenderà il via alle 13.30 di venerdì 1 febbraio, al secondo piano della sede del Consiglio regionale. In questo caso – conclude la nota stampa – si tratta delle tele dell’artista di Gradisca d’Isonzo Renzo Pagotto, appassionato di arte figurativa. Noto in regione ma con esposizioni anche in Austria, Slovenia e Croazia, Pagotto in Consiglio darà spazio anche ai suoi più recenti astrattismi, periodo a cui è giunto (come ha avuto modo di spiegare lui stesso) dopo un progressivo cammino».

Fotografia pubblicata: immagine allegata alla nota stampa

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