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Sibari, presentato al Vinitaly and the City l’ultimo libro di Massimo Tigani Sava, “L’Alberello Enotrio”

1 Settembre 2024 - Local Genius

Sibari, presentato al Vinitaly and the City l’ultimo libro di Massimo Tigani Sava, “L’Alberello Enotrio”


Frutto di una ricerca durata anni, l'articolato e documentato volume si sofferma sulle origini identitarie dell'agroalimentare e della vitivinicoltura dell'antico Bruzio

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Sibari, presentato al Vinitaly and the City l’ultimo libro di Massimo Tigani Sava, “L’Alberello Enotrio”

L’Alberello Enotrio”, volume fondamentale sulle origini identitarie dell’agroalimentare e della vitivinicoltura in Calabria, è stato al centro dell’attenzione al Vinitaly and the City di Sibari. La presentazione è avvenuta sabato 31 agosto presenti l’autore, il giornalista e saggista Massimo Tigani Sava, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo. Ha moderato la giornalista Francesca Lagoteta, del Network LaC “L’Alberello Enotrio” è il frutto di anni di studi e ricerche sulle origini identitarie dell’agroalimentare e dell’enogastronomia di Calabria. Il sottotitolo del ricco volume è significativo: “Dai Sissizi di Re Italo alla Dieta Mediterranea. Gli Enotri tra vino, olio d’oliva e cereali. La Magna Grecia tra Zaleuco, Sibari impero del lusso, Pitagora e i Pitagorici. La Res Publica romana e il Senatus Consultum de Bacchanalibus. Cassiodoro e le Variae. Campanella e La Città del Sole. Padula e Il Bruzio. Alvaro e i maiali neri”.
Massimo Tigani Sava, relativamente alle radici enologiche della Calabria, sostiene da anni che occorre accantonare ogni luogo comune relativo al rapporto pur fondamentale fra Grecia classica e vitivinicoltura dell’antico Bruzio. Non è assolutamente vero – ha spiegato Tigani Sava nel corso della presentazione di Sibari – che furono i colonizzatori ellenici, giunti a partire dall’VIII secolo a.C., a introdurre la coltivazione dell’uva da vino in Calabria. Diversi secoli prima della fondazione delle prime colonie, infatti, la Calabria era Enotria, così come attestano – riferisce l’autore – numerosi studi scientifici di storici e archeologi, nonché fondamentali fonti letterarie e storiografiche. E proprio la Sibaritide, con le sue aree interne e le sue ricche colline, è stata uno dei centri nevralgici della Civiltà Enotria. “L’Alberello Enotrio” è una teoria originale del giornalista catanzarese che da quest’anno è in forze al Network LaC dove coordina il sistema Grand Terroir. La teoria è spiegata in tante pagine ricche di note, citazioni, riflessioni, ricerche, approfondimenti.
Dall’epoca enotria, con i Sissizi attribuiti al mitico Re Italo, risalendo lungo i secoli e giungendo al Novecento, il libro edito da Local Genius nella collana “Semi” fa emergere una ininterrotta evoluzione dei sistemi agroalimentari ed enogastronomici calabresi verso il concetto di Dieta Mediterranea riconosciuta da qualche anno come patrimonio immateriale Unesco. E quindi grande spazio anche alla Magna Grecia, agli insegnamenti universali e ai precetti alimentari della Scuola Pitagorica, alla legislazione di Zaleuco a Locri, all’Impero Sibarita, per poi passare ai tanti secoli dell’epoca romana con il riferimento fondamentale dei Baccanali (Senatus Consultum de Bacchanalibus). E poi Magno Aurelio Cassiodoro, prima umanista d’Europa, con l’esempio straordinario del Vivarium nel bel mezzo del Golfo di Squillace. Un lavoro di studio e di ricerca, si è detto, durato anni e anni, che oggi vede nell’Alberello Enotrio un’altra tappa editoriale di grandissimo interesse.
Molto significative le pagine dedicate al genio dello stilese Tommaso Campanella e a Vincenzo Padula, acrese, che soprattutto nelle pagine del periodico “Il Bruzio” si occupò molto di civiltà contadina e di assetti economico-sociali dell’agroalimentare calabrese di fine Ottocento.
E poi le memorabili pagine del giornalista e scrittore Corrado Alvaro, a partire dal notissimo “Gente in Aspromonte”. Il volume contiene, infatti, un secondo saggio interamente dedicato alla cultura del Suino Nero, con numerosi richiami anche alle memorie dei viaggiatori del Grand Tour. Nel corso della bella serata di presentazione che si è tenuta a Sibari, a due passi dagli scavi archeologici che ricordano questa “stella luminosa” della Magna Grecia, è stato ricordato da Francesca Lagoteta come sia molto difficile sintetizzare in poche righe le oltre 250 pagine di un lavoro molto documentato e articolato. L’assessore Gianluca Gallo ha ringraziato Massimo Tigani Sava per il contributo offerto che ha arricchito assieme ad altre attività culturali sia la prima edizione calabrese di Vinitaly in the City, sia il connesso sforzo di promozione del territorio.

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