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Vini: Roma Doc, ufficializzata la nascita del Consorzio. Un marchio identitario fortemente riconoscibile nel mondo intero

29 Giugno 2018 - Local Genius

Vini: Roma Doc, ufficializzata la nascita del Consorzio. Un marchio identitario fortemente riconoscibile nel mondo intero


La zona di produzione della denominazione di origine controllata comprende il territorio di diversi comuni della provincia della Città Eterna

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«La denominazione della Città Eterna ha finalmente raggiunto un riconoscimento storico. È stata infatti ufficializzata la nascita del Consorzio Roma Doc, che ha riunito il 27 giugno il primo Cda nominando Tullio Galassini presidente, al fianco di dieci consiglieri: Felice Mergè, Francesca Romana Cappelli, Marco Cerqua, Felice Gasparini, Marcello Astolfi, Lorenzo Sbardella, Renato Brunetta, Massimiliano Mergè, Adelaide Cosmi, Cristiano D’Annibale». Lo si legge in una nota stampa ufficiale diramata il 28 giugno 2018, e che riportiamo integralmente. “Al momento l’87% della filiera risulta iscritta al Consorzio – dichiara il neo presidente Tullio Galassini – ma speriamo di raggiungere a breve il 100%, perché è quanto mai decisivo raggiungere la totale rappresentatività ai fini della massima valorizzazione del prodotto”.

«Proprio il controllo totale della filiera tramite l’erga omes – spiega il comunicato – è tra gli obiettivi primari del Consorzio, che al momento conta 24 associati, tra produttori e imbottigliatori, per 235 ettari complessivi e una produzione totale di 500 mila bottiglie». “Di fondamentale importanza – aggiunge Galassini – saranno anche i progetti di comunicazione e promozione, da portare avanti usufruendo dei fondi regionali ed europei. Non a caso tra i primi passi fatti dalla precedente Associazione Produttori Vino Doc Roma c’è stato l’avvio della comunicazione web, con il lancio del sito internet e delle attività social. Tra le azioni a vantaggio dei produttori, abbiamo inoltre già registrato una grande soddisfazione per il cambio del disciplinare che ha permesso di introdurre la versione amabile e soprattutto l’obbligo dell’imbottigliamento nella sola provincia di Roma. Ma chiaramente il tutto non può prescindere dalla certificazione della nuova DOC. Da parte mia e degli associati del Consorzio c’è una forte fiducia nei confronti di un territorio in netta crescita e di una realtà che reca il nome della Città Eterna, ammirata in tutto il mondo e per questo fortemente riconoscibile. Si tratta di un potenziale enorme, ancora quasi del tutto inespresso, che ora ha tutte le carte in regola per essere competitivo in Italia e all’estero”.

«Classe 1977, produttore di uva presso l’azienda Galassini Viticoltore, Tullio Galassini – sottolinea il comunicato – è stato presidente dell’Associazione Produttori Vino Doc Roma, nata nel 2011 proprio con l’obiettivo di tutelare e valorizzare questa grande denominazione. È da sempre tra i sostenitori della Doc Roma intesa come principale ambasciatore delle viticoltura regionale. Enologo della Scuola Trentina di San Michele all’Adige. I 24 produttori soci del Consorzio: Femar Vini Srl; Agricola Andreassi Societa Cooperativa; Casa Vinicola Ciccariello Srl; Fontana Di Papa Vini D’italia Societa Cooperativa Agricola; Azienda Vinicola Federici Srl; Terre Dei Pallavicini Societa Agricola Srl; Torre In Pietra Leprignana Ss Societa Agricola; Cantina Villafranca Srl; Cantine San Marco Srl; Veneziano Marco; Bellante Aurora; Azienda Agricola Mingotti Srl; Casale San Paolo Snc; Azienda Agricola Casa Divina Provvidenza Srl Societa Agricola; Ranchella Emanuele; Alma Vini Srl; Gaffino Gabriele; Tenuta Di Pietra Porzia Societa Agricola Srl; Casale Vallechiesa Srl; Cardone Francesca; Merumalia Societa Agricola Semplice; Fontana Candida; Cantina Bacco; Ivo Rossi Viticoltore».

«La zona di produzione della denominazione “Roma DOC” – conclude la nota stampa – comprende il territorio di diversi comuni della provincia di Roma. I vitigni idonei alla produzione sono: Malvasia del Lazio o Puntinata, Bellone, Bombino bianco e Trebbiano giallo e verde per i vini bianchi; Montepulciano, Cesanese di Affile, Cesanese Comune e Sangiovese per i vini rossi. Sette le versioni previste da disciplinare: “bianco”, anche nella versione amabile; “rosso”, anche nella versione amabile; “rosso riserva”; “rosato”; “Romanella” spumante; “Malvasia del Lazio o Puntinata”; “Bellone”».

Fotografia pubblicata: panorama del centro storico di Roma (archivio Local Genius)

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