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Bandiera Blu a Catanzaro città di mare: un’idea di comunità che guarda alla bellezza e all’armonia da perseguire ogni giorno!

2 Luglio 2023 - Massimo Tigani Sava

Bandiera Blu a Catanzaro città di mare: un’idea di comunità che guarda alla bellezza e all’armonia da perseguire ogni giorno!


Il sindaco Fiorita e la vice Iemma hanno fatto bene a chiarire che negli anni occorreranno miglioramenti continui. Uno sviluppo sostenibile che crei ricchezza per tutti e posti di lavoro

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Bandiera Blu a Catanzaro città di mare: un’idea di comunità che guarda alla bellezza e all’armonia da perseguire ogni giorno!

La Bandiera Blu riconosciuta a Catanzaro, con una particolare valorizzazione del lungo e verdeggiante litorale di Giovino, è un segnale molto positivo che giunge alla città capoluogo la cui vocazione turistica e marinara è stata per troppo tempo mortificata. Ha detto bene il sindaco Nicola Fiorita durante la cerimonia di assegnazione organizzata sul lungomare: un impegno quotidiano e di programmazione amministrativa per fare sempre meglio, piuttosto che un traguardo raggiunto per sempre. La Bandiera Blu, infatti, non è una medaglietta che ti appiccichi al petto senza immaginare di dovere meritarla e riconquistarla di anno in anno. È l’esatto opposto, invece: è un processo di miglioramento costante del rapporto tra la città e il proprio mare, è un obbligo a fare sempre di più e meglio sul fronte ambientale, ecologico, dei servizi, è un obiettivo mobile perché induce l’intera collettività a marciare verso una direzione sempre più impegnativa ma alta, nobile, efficace, utile. Questo è l’aspetto che mi interessa sottolineare, e che il sindaco Fiorita nel suo ragionamento ha colto appieno: la Bandiera Blu è una sfida per un modello sostenibile di capoluogo, turistico e marinaro, attento al rispetto della natura, nemico di ogni forma di economia di rapina ma alleato di ogni forma di imprenditoria o di volontariato o di associazionismo che abbiano in mente standard di vita elevati. Con la Bandiera Blu si guarda ai migliori esempi nazionali e internazionali che tutelano o costruiscono gioielli naturalistici, nel cui ambito la presenza umana si ispira a principi di armonia, di profondo rispetto dell’ecosistema. Catanzaro, a partire dai suoi cittadini e dai suoi imprenditori, deve capire fino in fondo che tanto più la città e il suo lungo tratto costiero diventeranno attrattivi, guidati dalla ricerca continua della bellezza e dell’ordine, puliti, sani, autentici, quanto più si parlerà di sviluppo economico, di creazione di posti di lavoro, di investimenti che generano profitti (e non altro!). La Bandiera Blu, quindi, come hanno ben spiegato il sindaco Fiorita e la sua vice Giusy Iemma, traccia le coordinate di un’idea di città da perseguire con ogni sforzo: dalla cura del verde al rispetto della spiaggia e dei suoi equilibri, dall’efficacia della raccolta differenziata dei rifiuti alla massima conservazione della meravigliosa pineta, dall’accoglienza dei turisti all’attenzione per i disabili, dalla promozione costante della cultura all’intelligente valorizzazione dei marcatori identitari, gastronomia compresa. Un importantissimo rapido passo, in questa direzione, sarebbe quello di impedire che la spiaggia diventi parcheggio, che all’arrivo agli stabilimenti balneari si goda il paesaggio stupendo del mare e della spiaggia lunghissima, e non quello di una massa di roventi lamiere che dovrebbero e potrebbero stare altrettanto comodamente parcheggiate sull’asfalto. Armonia pitagorica, in fondo il ragionamento è tanto semplice quanto trascurato in una Calabria che presenta ancora troppe emergenze! Bandiera Blu significa essere conseguenti: guardare al bello e non al brutto, difendere gli ecosistemi come quello straordinario delle Dune per passare all’intero tratto di spiaggia. Immaginiamo una città modello, prospera e serena, e non preda di pochi ciechi speculatori: una ricchezza condivisa e che induca tanti giovani a rimanere a vivere in Calabria, a trasferirsi a Catanzaro e non ad emigrare. Sono contento che anche pezzi di opposizione abbiano colto appieno il segnale perché non servono primogeniture demagogiche, ma cambiamenti forti di mentalità collettiva. Da parte di tutti, a sinistra come a destra! (Massimo Tigani Sava)

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