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La Notte Piccante edizione 2021 e il gustosissimo Morzello, l’anima gastronomica di Catanzaro. Tradizione e identità

31 Gennaio 2022 - Local Genius

La Notte Piccante edizione 2021 e il gustosissimo Morzello, l’anima gastronomica di Catanzaro. Tradizione e identità




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La Notte Piccante edizione 2021 e il gustosissimo Morzello, l’anima gastronomica di Catanzaro. Tradizione e identità

Il Morzello è l’anima gastronomica di Catanzaro, è il piatto per eccellenza del capoluogo calabrese, è il gusto che accomuna tutte le generazioni e tutti gli strati sociali. Il Morzello è una pietanza tanto semplice quanto complessa per il tempo e le attenzioni che occorrono al fine di renderla genuina, saporitissima, vera, autenticamente identitaria. Il Morzello è a base di interiora di vitello, cucinato in salsa di pomodoro, è piccante quanto basta per renderlo gradevolissimo. Ne esiste una versione del “venerdì”, anche se oggigiorno la si mangia senza porre grande attenzione al rispetto delle pratiche religiose: è quella a base di baccalà, sempre preparata con salsa di pomodoro e piccante. Nel Morzello contano molto gli odori, a partire dal profumatissimo origano. Sono fondamentali i tempi di cottura, lenti e attentamente “sorvegliati”. E poi il Morzello si mangia rigorosamente nella Pitta, specialità di pane prettamente catanzarese simile a una ruota di alcune decine di centimetri di diametro, stretta, schiacciata, da usare al meglio della sua fragranza. La Pitta viene tagliata in semilune, e poi intaccata a libretto per potervi versare con l’aiuto di un mestolo il caldissimo e succulento Morzello. La semiluna di Pitta, riempita con Morzello e coloratasi subito di rosso, profumata e fumante, va mangiata con le mani e a morsi. Il sugo scolerà dai lati, colando anche dai bordi della bocca. La tradizione catanzarese vuole questo. Il Morzello può essere mangiato anche “al piatto”, nel senso che viene adagiato in un piatto fondo e la Pitta viene utilizzata in pezzetti più piccoli che verranno di volta in volta intinti nel sugo dopo averli ulteriormente spezzettati con le mani. La tradizione più consolidata, però, vuole che il Morzello venga consumato nella Pitta.

Di questo straordinario piatto della gastronomia popolare catanzarese, che è riuscita a trasformare in monumento una materia prima povera (intestino, trippa, cuore, milza…), se n’è parlato durante La Notte Piccante edizione 2021 che ha arricchito la vita di Catanzaro nei giorni tra Natale e Capodanno. Se n’è discusso nel corso di un incontro-dibattito organizzato assieme all’Antica Congrega dei Tre Colli, ed è stato degustato in una trattoria tipica di Catanzaro Lido, da Zzu Toninu, presenti l’attrice Francesca Rettondini e il giornalista e saggista Massimo Tigani Sava. Da Zzu Toninu erano attive anche le telecamere di VideoCalabria. Francesca Rettondini, veronese ma trasferitasi a Roma da diversi anni, ha apprezzato la semplicità e la forza del Morzello, caratterizzato da un gusto piccante non esagerato, e quindi piacevole e stimolante. Il Morzello lo si usa accompagnare con un bel bicchiere di robusto vino rosso, spesso casereccio, e talora diluito con gassosa al limone. Il Morzello veniva degustato nelle cosiddette “putiche”, sorta di trattorie che coloravano le vie del capoluogo catanzarese fino a qualche decennio fa e che erano numerosissime sin dall’Ottocento. Nelle “putiche”, frequentate da contadini, artigiani, borghesi e persino esponenti della nobiltà, il Morzello veniva degustato da metà mattina fino alle primissime ore del pomeriggio. Da qualche tempo a questa parte il Morzello viene proposto anche da asporto sia da ristoranti tipici sia da macellerie o negozi di gastronomia.

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